Rassegna Stampa

 - La Stampa
GIOCHI D'ARMONIA CON MOZART

Ascoltarli nella Sinfonia Concertante K.297b di Mozart è un vero piacere: la partecipazione, il brio, la delicatezza delle sonorità e delle sfumature, l'intensità melodica del canto sono animati da una fantasia e da un gusto dell'insieme che si trasmette come un'accettazione sottile all'ascoltatore per il quale ogni battuta diventa una scoperta di sonorità, combinazioni e giochi inattesi, e si dice gioco nel senso più alto, schilleriano della parola: fissazione d'uno stato superiore dell'esistenza cui tante pagine di Mozart pervengono nella libertà incondizionata, eppure formalmente armoniosissima, dai loro meravigliosi intrecci sonori che l'interprete deve capire e rendere con perfezione adeguata. Come fanno i cinque del Quintetto Italiano......


 - La Stampa

Il concerto di ieri sera da dato modo a Claudio Gonella di far riascoltare al pubblico la propria notevolissima qualità tecnica in una bella sonata di Saint-Saëns eseguita con ricchezza di coloriti e sfumature che fanno rimpiangere l'assenza di una sostanziosa letteratura per l fagotto solista....


 - L'Adige

...quei finissimi fraseggi fatti di delicate sfumature coloristiche, accentuate da una sottile e morbida qualità di suono, da una tecnica impeccabile (e va aggiunta a vere parole, da una gestualità estremamente comunicativa), caratteristiche che fanno di Claudio Gonella uno dei solisti italiani più promettenti...


 - Radiocorriere TV

...nella sonata di Saint-Saëns dimostra una sorprendente maturità sia dal punto di vista tecnico che stilistico...


 - Il Giornale

Nel concerto K191 di W.A. Mozart si rivela un virtuoso di eccellente livello per la morbidezza del suono e l'agevole disinvolto superamento dei passi di bravura...


 - L'Unità

Claudio Gonella solista nel Concerto K191 di W.A. Mozart, una prova di rande impegno che ha saputo superare con brillante disinvoltura egregiamente assecondato dall'orchestra e dal direttore... 


 - La Repubblica

Bravissimo non solo nella tecnica ma anche nell'espressione melodica, molto bello il suono, pieno e rotondo, accurato ma senza leziosità il fraseggio..


 - Paese Sera

...nel delizioso duetto concertino per clarinetto fagotto e orchestra, Sotltzman era affiancato dal fagottista Claudio Gonella, una promessa del concertismo internazionale.


 - Il Secolo XIX
PAGANINI RISCOPERTO

Ascoltandole nel compact disc Dynamic (presto in vendita nei negozi specializzati), emerge subito la cifra della cantabili paganiana: intrisa di leggerezza salottiera e di piacevoli retro sapori melodrammatici.
Sotto la medesima aura dl delicata affidabilità, un susseguirsi di pennellate espressivamente cangianti, oltre ad accogliere la garanzia esecutiva di due artisti del calibro di Accardo e Gonella comprende anche la presenza del pianista Bruno Canino interprete del "cantabile in re maggiore" MS109 (l'unica composizione di Paganini per violino e pianoforte pervenuta ai posteri in manoscritto autografo) e della rossiniana Elegia in re maggiore "Un mot à Paganini", tardivo e notissimo omaggio del pesarese (inserito nei "péches de viellesse") al vecchio amico scomparso.


 - Neue Banater Zeitung

...'l'italiano Claudio Gonella ha eseguito il concerto per fagotto K191di W.A. Mozart, facendoci sentire come una piccola opera può diventare grande attraverso l'interpretazione. Innanzitutto attraverso una piacevole morbidezza ed elasticità del suono, poi con timbri ricchi di sfumature e fraseggio possente...


 - Corriere Adriatico
OVAZIONE PER PAGANINI

Un grande grande evento il concerto di Accardo e Gonella

Il concerto di mercoledì scorso è stato un vero avvenimento musicale, sia per il notevole pregio artistico delle pagine inedite giovanili del grande genovese, sia per l'interpretazione dei due esecutori, Salvatore Accardo e Claudio Gonella, rispettivamente al violino e al fagotto. In particolare Gonella si è rilevato in una performance di altissimo livello di estrema difficoltà esecutiva. Paganini, forse non perfettamente consapevole dei limiti fisici imposti dello strumento, chiede in questi tre duetti tempi sostenuti e curvature melodiche molto ampie, che comportano notevole abilità tecnica. Per quanto riguarda la parte del violino, pur risalendo ai primi '800, esse mostrano l'influenza operistica dei temi, laddove lo strumento ha anche guizzi virtuosistici del Paganini maturo